Il territorio - Corte Boero

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La riserva naturale di Monte Arcosu si trova nella regione montuosa del sud-ovest della Sardegna e comprende quattromila ettari di montagne selvagge coperte di fitta foresta tipicamente mediterranea. La foresta è conosciuta ed è famosa per il suo simbolo, il cervo sardo, che vive indisturbato tra i suoi fitti boschi. Il comprensorio di Monte Arcosu è stato per lungo tempo una riserva di caccia di proprietà privata, che ospitava un folto e consistente gruppo di cervi. Inizialmente con l'abolizione della riserva di caccia il numero dei cervi diminuì notevolmente a causa del forte aumento del bracconaggio. L'acquisizione di Monte Arcosu da parte del WWF, è avvenuta nel 1984 e l’oasi è stata istituita nel 1985. I comuni che sono compresi nella riserva sono Assemini, Uta, Capoterra e Siliqua. Nel 1995 sono stati acquistati altri settecento ettari nella zona di Monte Lantias che raggiunge i 1086 d'altezza. L'area di Monte Arcosu presenta un gruppo collinare e montuoso omogeneo attraversato dalla vallata del Gutturu Mannu che divide a metà questo sistema montuoso. In tutta l'area si estende un'antica foresta di lecci e sughere che con i suoi quasi 500 quadrati di estensione rappresenta la formazione a macchia più vasta del bacino Mediterraneo. 
Il Monte Arcosu, che da il nome a tutta l'oasi, è uno dei rilievi più importanti dell'intero massiccio del Sulcis per la spettacolarità dei luoghi e per la presenza di una vegetazione e di una fauna tra le più significative dell'intero territorio regionale. Ha un grande rilievo dal punto di vista paesaggistico ed è caratterizzato da profonde e strette valli che conservano fitti e verdi boschi. Una tipica caratteristica di questo monte è rappresentata dalla cima scistosa a forma di arco, che risulta circondata da graniti. La vegetazione è varia ed interessante. La foresta è prevalentemente costituita da leccio e sughera, il sottobosco è composto da fillirea, lentisco, oleastro, mirto, rosmarino e cisto. Nella zona lungo il Riu Guttureddu, che percorre la valle principale è possibile vedere bellissimi esempi di ontani e salici. La zona oltre ad ospitare bellissimi esemplari di cervo sardo, è conosciuta per la vasta presenza di daini, cinghiali, gatti selvatici, aquile reali e astori sardi. Tra le specie rare presenti non si può dimenticare il falco pellegrino, il discoglosso, endemico della Sardegna, ed una caratteristica farfalla: il "Macaone sardo".
 
 
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